Paolo se n’è andato correndo, la prima domenica di primavera.
Eccola l’assurdità della vita e l’ineluttabile disgrazia della morte.
Correre era il suo segno distintivo, la sua forza, la sua carta vincente.
Su e giù per la fascia laterale a recuperare palloni, a mordere, spingere e fluidificare, fino al cross dal fondo. E poi ancora da una parte all’altra, uomo ovunque, onnipresente, dai pulcini del Bragno fino alla serie A , San Siro, Olimpico, Braglia di Modena. Grandi stadi e chilometri di erba calpestata, calciatore splendido e infaticabile, al servizio di gente con più classe, ma assolutamente essenziale nell’economia delle sue squadre provinciali, anima e cuore, come lui.
La primavera te l’aspetti tiepida, con il sole e una natura che piano piano rinasce, con i suoi profumi e i suoi colori. Invece ieri non è stato così.
Ecco, appunto, l’irragionevolezza e la bestialità del destino.
Freddo, troppo freddo, per l’ultima corsa di un campione gentile e buono.
Paolo lo ricordiamo così, nella sua semplicità di ragazzo qualsiasi, a stringere mani sul palco del teatro, un anno fa, allo Sportivo d’Oro Gialloblù. Un po’ turbato, perfino, dall’essere indicato come esempio da seguire per i giovani che fanno sport nella nostra città: – credeteci – diceva, – tenete duro, allenatevi bene, la costanza e la determinazione alla fine vi premieranno -.
Paolo era così, appassionato e deciso, coerente e sincero, umile.
Con lui se ne va un amico, che senti tale senza bisogno di averlo conosciuto davvero, uno di noi, anzi, la parte migliore di noi che possiamo aspirare a rendere nota agli altri, pubblicamente, ma sottovoce, senza clamori, una goccia dopo l’altra.
Per questo Paolo sarà il nostro campione per sempre.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, appresa la triste notizia della prematura scomparsa di Paolo Ponzo, si stringono nel dolore alla famiglia, esprimendo le più sentite condoglianze.