Draghi_Valbormida2014

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Draghi in Val Bormida: dal 23 luglio la mostra-concorso a Palazzo di Città

Piazza della Vittoria, 29, piano terra
Dal lunedì al sabato
Orario: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18
Durante l’orario di apertura è possibile votare per il racconto ed il disegno ritenuti più meritevoli, richiedendo il tagliando all’URP (piano terra) o in Biblioteca (primo piano). Sarà possibile votare fino a lunedì 4 agosto poi mercoledì 6 alle 18 nell’anfiteatro del Palazzo di Città si svolgerà la premiazione dei vincitori e la presentazione del libro illustrato che raccoglie tutti gli elaborati dei ragazzi.

I draghi e gli studenti di Cairo

Draghetto modellato dagli studenti

Quest’anno a Cairo Medioevale ci sarà l’apporto degli studenti dell’ISS, che hanno partecipato al “Progetto Drago”, di Claudio Carrieri, finanziato dalla Fondazione de Mari, su richiesta del Comune e della Dirigenza dell’Istituto.
Questo progetto, che si sviluppa in più direzioni, mira soprattutto a migliorare i contatti fra realtà scolastica e territorio, creando per gli studenti una occasione di contribuire alla festa più importante della loro città. In quest’ottica va inserita l’organizzazione di un corso di ceramica, dove gli studenti hanno potuto realizzare diversi manufatti che verranno proposti nella Manifestazione: i ricavi andranno alla Scuola, per l’acquisto di attrezzature e il potenziamento dei laboratori.

Lavorando sulla figura del drago, nei reparti di lavorazione meccanica dell’IPSIA, gli studenti hanno costruito una grande vetrata tridimensionale, un impegnativo esercizio in carpenteria d’acciaio e vetro, attualmente collocato all’ingresso della Sezione di via Allende, certamente diventerà un’icona della Scuola.
Ancora sul tema del Drago, a Palazzo di Città, si terrà una mostra-concorso con 70 racconti di studenti dell’ISS e del Liceo Calasanzio di Carcare e oltre 100 disegni degli alunni delle scuole elementari di Cairo e Altare (visitabile già dal 23 luglio, che continuerà per tutta la manifestazione di Cairo Medioevale). I visitatori della mostra potranno votare per determinare i vincitori, che saranno poi premiati mercoledì 6 agosto, prima giornata di Cairo Medioevale. Nell’occasione sarà presentato il libro illustrato che raccoglie tutti gli elaborati degli studenti: “Draghi in Val Bormida”.
Questo libro, oltre che per documentare un evento artistico, nasce con l’ intento di stimolare gli studenti, liberi da inibizioni scolastiche, a cimentarsi nell’arte del racconto, avvicinandoli, in modo ludico, all’esercizio della scrittura. Sgretolamenti sintattici, orrori ortografici, contaminazioni di linguaggi non vanno intesi come sintomo di deterioramento della capacità comunicativa nelle nuove generazioni, ma semi di mutamenti linguistici in atto, che ci coinvolgono, offrendoci nuovi strumenti per conoscere la realtà e la storia che stiamo vivendo. Qui fare arte significa creare, in occasione della manifestazione cittadina più popolare, un contatto concreto e tangibile fra le realtà scolastica e cittadina.

Drago in carpenteria e vetro realizzato dagli studenti IPSIA

Da non perdere saranno le serate del Drago: verrà installato nella pizza principale un grande “Forno-Drago”, Claudio Carrieri, con fuoco a legna cuocerà, in modo spettacolare, fino a oltre 1000°C, ceramiche e maioliche. In realtà questo forno è anche una scultura in ceramica di notevoli dimensioni che deve la sua forma di drago alla tecnica di cottura, appunto simile a quella degli antichi forni-drago orientali. La prima esperienza Draku (denominazione ironica per evitare confusioni con la ormai diffusissima tecnica Raku) di Carrieri risale al 1992, quando modellò il drago sputa fuoco sulla fortezza del Priamar a Savona. Proprio dall’idea di rivisitare quell’esperienza nasce il progetto in questione, proposto ad Andrea Vitali, regista di Cairo Medioevale, che lo ha abbracciato con entusiasmo, inserendolo nella Manifestazione 2014. Il progetto si è poi sviluppato nel modo che abbiamo descritto, perfezionando gli aspetti che vanno nella direzione che più interessa all’artista (il quale ha potuto avvantaggiarsi del fatto di essere anche insegnante dell’ISS di Cairo M) ovvero la partecipazione e la funzione civile dell’arte.
Infine, ancora di Carrieri, una grande scultura luminosa, realizzata in acciaio nelle Officine OCMI di Cairo e decorata con vetri artistici (due materiali-simbolo che hanno segnato la storia della Val Bormida). La forma manifestamente augurale è quella dell’ uroboro (che si mangia la coda, il male che si annulla), delicatamente ironico il titolo: “Luciferro”. Quest’ultima opera, collocata in uno spazio pubblico, resterà alla Città.

Claudio Carrieri “Forno-drago” fortezza del Priamar 1992

Forno-drago in funzione