Nella foto, gentilmente concessa dal settimanale “L’Ancora”,  i due cannoni restaurati ai lati del monumento, insieme al Gruppo Alpini, al Sindaco Paolo Lambertini e al Vicesindaco Roberto Speranza.

 

I due cannoni obici 75/13, cimeli della Grande Guerra, sono tornati al loro posto a Cairo, ai lati del Monumento ai Caduti, grazie all’intervento di restauro promosso dall’Amministrazione comunale e realizzato dal Gruppo Alpini di Cairo, restauro delicato, soprattutto per le quattro ruote in legno con il cerchio in ferro.
Questi cannoni, di fabbricazione cecoslovacca, dotazione dell’Esercito Austro-Ungarico nella guerra 1915/18 e divenuti preda bellica dell’Esercito Italiano, vennero successivamente riassegnati nel secondo conflitto mondiale ai reggimenti di artiglieria delle truppe alpine che combatterono sui fronti francese, greco-albanese e russo.
Nel 1968 arrivarono a Cairo su un camion militare, consegnati alla Città per mano di un ufficiale superiore dell’Esercito, a seguito della richiesta di donazione avanzata al Ministero della Difesa da parte dell’allora sindaco, Remo Stiaccini, su sollecitazione dei combattenti delle guerre 1915/18 e 1940/45.
La documentazione che allora accompagnò i cannoni prevedeva anche l’impegno, da parte dei sindaci pro tempore, di manutenzione e di lasciarli sempre a fianco del Monumento.
Con il restauro e il riposizionamento dei cannoni, si restituisce quindi alla nostra città un pezzo importante di storia, in memoria dei soldati caduti in guerra, testimoni di coraggio, sacrificio e altruismo.