Martedì 25 aprile 2017 si concluderanno, con la “Festa d’Aprile”, in Piazza della Vittoria, le celebrazioni per il 72° anniversario della Liberazione. Sabato 22 inaugurazione della Mostra “Musica Ribelle”. Il programma completo.

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«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.»
(Sandro Pertini proclama lo sciopero generale, Milano, 25 aprile 1945)

Il 25 aprile si celebra la Festa della Liberazione, un giorno fondamentale per la storia d’Italia in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale, a partire dall’8 settembre 1943, contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo loro di arrendersi.
Il CLNAI assunse il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini.

«Arrendersi o perire!» fu la parola d’ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.

Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile).
La Liberazione mise così fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra.
La data del 25 aprile rappresenta simbolicamente il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica – consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne – e quindi alla nascita della Repubblica Italiana e alla promulgazione della Costituzione.
Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all’esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945.

L’istituzione della Festa Nazionale

Su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il principe Umberto II, allora luogotenente del Regno d’Italia, il 22 aprile 1946 emanò un decreto legislativo luogotenenziale (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive“) che recitava:
« A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale. »
La ricorrenza venne celebrata anche negli anni successivi, ma solo il 27 maggio 1949, con la legge 260 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive“), essa è stata istituzionalizzata stabilmente quale festa nazionale:
 « Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti: […] il 25 aprile, anniversario della liberazione;[…] »