Quanta strada è stata fatta da quell’ottobre del 1978, anno in cui ha visto la luce il numero 1 di Rockerilla: dal formato tabloid delle prime edizioni, con una distribuzione rigorosamente underground, fino alla rivista vera e propria a distribuzione nazionale, Rockerilla è stata e continua a essere il punto di riferimento della musica internazionale indipendente.
Non solo: un laboratorio di idee, un incubatore di talenti, un punto di partenza per tanti progetti collaterali che hanno coinvolto storiche band ed etichette, con lo sguardo costantemente rivolto alle avanguardie artistiche e alla controcultura.

Vera e propria bibbia della new wave e del post-punk negli anni ’80, è stata la prima delle riviste del Bel Paese a dedicare uno spazio apposito alla scena hard&heavy internazionale. La prerogativa era quella di fungere da talent scout, di scoprire nuove realtà musicali: ne sono prova le compilation su vinile, Gathered nel 1982 e Body Section nel 1983, che Rockerilla ha prodotto e che già in quegli anni proponevano band come Litfiba, Diaframma, Pankow e Death SS. Attentissima ai rivolgimenti della scena grunge degli anni ’90 (è stata media partner in occasione dei concerti dei Nirvana in Italia), nel corso degli anni 2000 ha saputo reinventarsi e stare al passo coi tempi, facendo i conti con l’era del web, dei social media, delle piattaforme streaming e della musica interamente globalizzata.

Il numero 500, lungi dal voler essere una mera autocelebrazione, sarà piuttosto un’occasione per sottolineare una volta di più il valore della memoria, pur nella consapevolezza che il passato è soltanto una parte del percorso, che il presente è in continuo divenire, e il futuro ancora tutto da scrivere.

Per questo motivo, il magazine conserverà la sua struttura consueta con una straordinaria cover esclusiva e tanti contenuti legati al calendario discografico corrente, a cui si affiancherà una corposa sezione di memorabilia, pensata per gli appassionati ma anche per i neofiti curiosi di rivivere i più importanti fenomeni musicali degli scorsi decenni, immortalati nel momento esatto in cui si svolsero: le ultime quattro decadi che abbiamo vissuto (o solo sognato) rivivranno per magia in un collage di contributi storici, direttamente dall’archivio di Rockerilla.

Articoli, interviste, reportage e copertine storiche, accompagneranno il lettore in uno straordinario viaggio nel tempo.
Rockerilla numero 500, già prenotabile sul sito web della rivista, sarà un imperdibile numero da collezione, oltre che un regalo e un tributo a tutti gli amanti della buona musica.

Nell’ottobre del 2019 Rockerilla è in edicola con un numero speciale dedicato all’ambiente: musica, cinema e letteratura in un virtuale, ma anche sostanziale, impegno per il Pianeta.

La scena culturale internazionale sta prendendo atto di una crisi irreversibile: ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa per contenere i danni che il Pianeta sta subendo giorno dopo giorno.
Rockerilla indica la strada per scoprire piccole e grandi utopie possibili: suonare verde, salvaguardare il patrimonio sonoro delle foreste, ridurre l’uso della plastica nella musica.

Nello speciale, alcuni protagonisti straordinari: Tom Yorke, Ludovico Einaudi, Werner Herzog, Jonathan Safran Foer, Leonardo di Caprio.

Per me Rockerilla è stata un’esperienza molto gratificante sotto tutti i punti di vista che mi ha permesso di conoscere tante persone eccezionali; e non mi riferisco solo ai colleghi, ai collaboratori, ma anche agli addetti ai lavori e ai musicisti che di volta in volta ho incontrato.

Mario Rivera, nello staff dal 1979, alla guida della testata dal giugno del 2002 al maggio del 2017, dopo esserne stato in precedenza redattore e direttore dei progetti speciali, nel maggio 2017 ha lasciato la direzione della rivista alla figlia Isabella restandone ancora oggi un consulente prezioso.

Sono cresciuta con Rockerilla: molti anni prima di dirigerla, ne sono diventata editrice e coordinatrice. La strada è stata lunga oltre vent’anni ed è iniziata dall’apprendimento delle nozioni di impaginazione e, ancor prima, dall’osservazione di come veniva organizzata mensilmente la lavorazione della rivista. Dopo oltre 500 numeri (non dimentichiamo i numeri formato tabloid) Rockerilla continua la sua missione con la stessa passione di allora ma con una visione nuova: da oltre quindici anni stampa su carta certificata a basso impatto ambientale – attuale crisi della carta e approvvigionamenti permettendo – e offre un costante sostegno a campagne ambientaliste, umanitarie e animaliste occupandosi anche di musiche che hanno una particolare attenzione e legame con l’ambiente.

Isabella Rivera, editore e direttore editoriale di Rockerilla.

Il numero 500 di Rockerilla, disponibile nel mese di aprile, sarà leggibile fronte/retro.
Avrà una doppia copertina, metà rivista sarà dedicata, come sempre, alle uscite più attuali, l’altra metà invece sarà riservata all’archivio, ai vecchi articoli che mese dopo mese hanno costruito la storia del giornale.
Sarà un prezioso numero da collezione, oltre che un regalo e un tributo a tutti gli amanti della buona musica.

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