IL GIORNO DELLA CIVETTA
dal romanzo di Leonardo Sciascia
– ANTEPRIMA NAZIONALE  sabato 5 aprile alle ore 21 TEATRO CITTA’ DI CAIRO MONTENOTTE-
con Giovanni Costantino,
Mario Marchi, Andrea Benfante, Alberto Carpanini,
Paolo Drago, Vittorio Ristagno, Francesca Conte, Massimo Orsetti e Anna Nicora
Scenografie Giorgio Panni e Giacomo Rigalza
Costumi Mari Angela Cerruti
Musiche Alessio Panni
Regia Daniela Ardini
Produzione Lunaria Teatro

Giorno civetta cast

Lo spettacolo è stato provato”con alcune rappresentazioni andate in scena nella scorsa estate ma è sul palcoscenico del Teatro Città di Cairo Montenotte che assumerà la sua veste definitiva (tra l’altro ne è stato ampliato il cast artistico) nell’anteprima nazionale in programma sabato 5 aprile alle ore 21.00, per poi debuttare, la settimana successiva, al teatro Duse di Genova nell’ambito della Stagione dello Stabile.

Scriveva Leonardo Sciascia (1921 – 1989) a proposito de Il giorno della civetta: “Indubbiamente la mafia è un problema nostro. Io ne ho fatto un’esemplificazione narrativa: fino a quel momento sulla mafia esistevano degli studi, studi molto interessanti, classici addirittura; esisteva una commedia di un autore siciliano che era un’apologia della mafia, e nessuno che aveva messo l’accento su questo problema in un’opera narrativa di largo consumo. Io l’ho fatto”.

Pubblicato nel 1961, Il giorno della civetta – che conserva ancora oggi intatta tutta la sua attualità – è il primo romanzo «giallo» pubblicato da Sciascia che, con questo testo, mette in prosa la mafia e la sua modernità, quando di certi «garbugli» tra criminalità organizzata e istituzioni pubbliche si sussurrava appena.

La vicenda raccontata trae lo spunto da un omicidio avvenuto nel gennaio del 1947 a Sciacca, un paese vicino a Palermo: Salvatore Colasberna, modesto impresario edile, viene ucciso ad opera della mafia. Contemporaneamente scompare Paolo Nicolosi, di professione potatore.
Il capitano Bellodi, giovane ufficiale dei carabinieri, da poco trasferito da Parma ed ex partigiano, non è disposto ad arrendersi all’omertà che sembra caratterizzare la Sicilia ed i suoi abitanti. Egli affronta la situazione con intelligenza e lucidità: connette i fatti, fiuta l’angoscia della vedova Nicolosi, scarta la pista passionale, blandisce il confidente Parrinieddu. Da lui ottiene un nome e, in articulo mortis, una confessione epistolare. Si giunge a tre colpevoli per tre omicidi, di chiara matrice mafiosa. A Roma, però, alcuni ambienti politici sono preoccupati che l’indagine possa svelare complicità
di personaggi vicini al governo, e così vengono prodotte prove false per scagionare i colpevoli e indirizzare le indagini verso il delitto passionale. Il capitano Bellodi, mandato nel frattempo in licenza, apprende dai giornali che la sua ricostruzione dei fatti è stata smontata e che quanti vi sono implicati risultano scagionati. Testardamente, decide di tornare in Sicilia per difendere la verità.

Messo in scena da Lunaria Teatro, Il giorno della civetta è uno spettacolo che, nel pieno rispetto della struttura “gialla” voluta da Sciascia, porta in primo piano l’attualità del suo assunto etico e sociale, ereditando direttamente dal suo autore l’urgenza di consegnare, soprattutto ai giovani, un testo capace di svelare la drammaticità del fenomeno mafioso, anche con l’obiettivo che questo, posto sotto gli occhi di tutti, assuma una forte rilevanza politico-culturale.

Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca Civica di Cairo M.tte, Palazzo di Città (tel. 019 50707310), tutti i giorni feriali dalle 9.00 alle 11.45 oppure al n. 333 4978510. Sono disponibili circa 50 posti.