Teatro Comunale “Osvaldo Chebello”

STAGIONE TEATRALE 2018/2019

Direttore Artistico: Silvio Eiraldi

 

IL CARTELLONE

 


BIGLIETTERIA DOVE SIAMO PIANTINA TEATRO RASSEGNA STAMPA

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SONO STATI IN CARTELLONE


DOMENICA 28 OTTOBRE 2018
Ore 21,00
ABBONATI
CHE COSA HAI FATTO QUANDO ERAVAMO AL BUIO?
Di Claude Magnier
Regia: Giorgio Caprile
Con Miriam Mesturino, Alessandro Marrapodi, Giorgio Caprile
Produzione: Produzioni Teatrali MC Sipario / 51° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Jacqueline si sente trascurata dal marito Robert, troppo assorbito dagli affari. Nervosa e irrequieta a seguito di questa situazione, per riuscire a dormire è costretta a prendere del sonnifero. Addormentatasi profondamente, non s’accorge che accanto a lei c’è un altro uomo. Al rientro il marito trova i due a letto assieme. Lo sconosciuto è Claude, un affascinante e simpatico seduttore che con il suo charme riesce a conquistare la donna. Malgrado la particolare situazione, tra i due uomini nasce una reciproca simpatia tanto da renderli, in alcuni momenti, complici. Alla fine Jacqueline preferirà le qualità del marito alle simpatiche bugie di Claude.
E’ la prima commedia di Claude Magnier (autore anche di “Oscar, un fidanzato per due figlie” e “Jo e il Gazebo”); è stata scritta nel 1955 e ne è stato tratto il film hollywoodiano “Che cosa hai fatto quando siamo rimasti al buio?” con Doris Day (nella sua ultima interpretazione cinematografica), Robert Morse, Patrick O’Neal e Terry-Thomas.


LUNEDI’ 10 DICEMBRE 2018
Ore 21
ABBONATI
PRIMA NAZIONALE
OH DIO MIO!
Di Anat Gov
Regia: Girolamo Angione
Con Piero Nuti, Miriam Mesturino (più un attore da definire)
Produzione: Torino Spettacoli

Un testo ironico, intelligente e surreale di una delle più importanti drammaturghe israeliane.
La psicologa Ella, laica, madre single di un ragazzino autistico (Lior) riceve un paziente speciale che dice di essere Dio. La donna inizialmente è perplessa, ma poi realizza di trovarsi veramente di fronte a Dio, un dio depresso, malato da 2000 anni, fragile seppur onnipotente, che sta meditando di spazzare il mondo con un nuovo diluvio universale. Ne scaturisce un dialogo-terapia scoppiettante, ricco di battute divertenti e acute. Entrambi i personaggi trovano nella comprensione e nell’amore la via per affrontare dolori e delusioni, con un’apertura finale: Lior, per la prima volta, riesce a dire “mamma”.


MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE 2018
Ore 10,00
RAGAZZI
DENTRO GLI SPARI. Una storia di mafia
Di e con Giorgio Scaramuzzino
Produzione: Teatro Nazionale Genova


VENERDI’ 21 DICEMBRE 2018
Ore 21,00
ABBONATI
DEBUTTO STAGIONALE
COLPI DI TIMONE
Di Vincenzo La Rosa e Gilberto Govi
Regia: Jurij Ferrini
Con Jurij Ferrini, Rebecca Rossetti, Paolo Rocca, Claudia Benzi, Angelo Tronca, Matteo Alì, Igor Chierici
Produzione: Progetto U.R.T. / 48° Festival Teatrale di Borgio Verezzi

Oltre i confini della grande tradizione napoletana o veneta, tradizione inserita giustamente a pieno titolo nella storia del teatro da grandi attori come Eduardo De Filippo o Cesco Baseggio, esistono zone se non proprio inesplorate, quantomeno poco battute o dimenticate. E il teatro in lingua genovese del grande Gilberto Govi è stato accantonato troppo in fretta.
Gilberto Govi. Ci ho riflettuto a lungo, non è una impresa semplice: il passaggio è molto stretto; perché da un lato non esiste una tradizione da tradire e d’altra parte il talento di questo grande primo attore caratterista, costituisce giocoforza un confronto tanto inevitabile quanto da evitare. Insomma pare proprio una specie di trappola.
Colpi di timone, poi, contiene anche elementi poetici, in qualche caso esistenziali e sicuramente un significato più profondo rispetto ad altri soggetti che Govi portò in scena. Giovanni Bevilacqua (il protagonista della vicenda) è un piccolo armatore, un vecchio lupo di mare, un uomo che si è fatto da sé. Costretto a sopportare le malversazioni e gli “affari sporchi” di un sistema economico corrotto, da cui vorrebbe prendere le distanze, soffre da qualche tempo di forti fitte dolorose allo stomaco; il professor Brunelli, primario d’ospedale e suo vicino di casa, esaminate le radiografie, gli comunica che ha pochi mesi di vita per una incurabile lesione all’aorta. Da quel momento Giovanni Bevilacqua inizia a dire tutto quello che sa, quello che pensa e a creare uno scandalo dietro l’altro, in un crescendo di risate amare… fino ad un inaspettato lieto fine.
Per tutte queste ragioni ho pensato di provare a… riprendere? O sarebbe meglio dire a… restaurare? … Rinnovare? … il suo teatro. Forse, più semplicemente… a metterlo in scena e basta. (Jurij Ferrini)


GIOVEDI’ 24 GENNAIO 2019
Ore 21,00
ALTRE CHANCES
LA COLLINA DI SPOON RIVER E LE CANZONI DI FABRIZIO DE ANDRE’
Testi di Edgar Lee Master e canzoni di Fabrizio De André
Adattamento e Regia: Lazzaro Calcagno
Con Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti, Manuela Salviati.
Canzoni eseguite da Matteo Troilo e dai London Valour
Produzione: Il Sipario Strappato / Antico Teatro Sacco

Lo spettacolo per la regia di Lazzaro Calcagno fu allestito la prima volta per il 70° anniversario della traduzione dell’Antologia di Spoon River di Lee Master a cura di Fernanda Pivano, che fu condannata dal regime fascista, per il sentimento libertario che si respirava nell’opera. Ora debutta nuovamente, arricchito e ampliato nei suoi testi.
L’opera è una raccolta di poesie in forma di epitaffio, che raccontano la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino immaginario della provincia americana.
Il cantautore Fabrizio De André lesse Spoon River a diciotto anni, ritrovando se stesso in alcuni personaggi, scelse nove poesie dall’intera raccolta e, con la collaborazione di Giuseppe Bentivoglio e Nicola Piovani, rielaborò i testi, scrisse le musiche e le raccolse nell’album  Non al denaro, non all’amore né al cielo.
In una scena asciutta caratterizzata da un baule colmo di antichi oggetti di uso comune, scorrono proprio i personaggi che hanno ispirato il cantautore genovese, evocati da Antonio Carlucci, Sara Damonte, Antonella Margapoti e Manuela Salviati, e sottolineati dal talento musicale di Matteo Troilo e dei London Valour che interpretano i testi di Faber.


MERCOLEDI’ 13 FEBBRAIO 2019
Ore 21,00
ABBONATI
PRIMA NAZIONALE
E’ L’UOMO PER ME
Di Marina Thoves
Regia: Marina Thovez
Con Mario Zucca e Marina Thovez
Produzione: Ludus in Fabula

Marina Thovez e Mario Zucca tornano al comico puro con un affresco spietato ed esilarante sullo Star System.
E’ la Vigilia di Natale e in uno studio televisivo è in corso un casting per uno spot. Arriva un’attrice di serie zeta, dalla carriera disastrosa e pronta a tutto per trovare, in un sol colpo, amore e successo.
Questa improbabile chance è il regista, un pubblicitario, conquistatore a getto continuo di donne belle e poco impegnative, un uomo di adamantino egoismo.
La donna è convinta: è l’uomo per me! Dopo un provino fallimentare, lo seduce, lo ingabbia nel suo appartamento, complice una memorabile nevicata che, per una notte, paralizza il traffico e la frenesia della metropoli.

 


MARTEDI’19 FEBBRAIO 2019
Ore 21,00
ALTRE CHANCES
CHE AMAREZZA
Di Gianni Corsi
Regia: Antonello Fassari
Con Antonello Fassari
Produzione: Stefano Francioni Produzioni

Antonello Fassari nella serie “I Cesaroni” ha interpretato il personaggio di Cesare, un uomo semplice, che non trova espressione migliore per manifestare il suo sdegno se non quella di: “Che Amarezza”. Cesare è un eroe comico in un mondo tragico. Appartiene al tempo, come l’amarezza fa parte di tutti noi. D’altronde l’amaritia, termine nato nel periodo tardo latino, è un ingrediente ormai alla base di ogni pasto quotidiano.
Nel tentativo di indagare i motivi che rendono l’uomo contemporaneo così amareggiato è nato uno spettacolo che lascia allo spettatore come unica via di fuga dai dispiaceri della vita, quella di sorriderci su.
Un viaggio personalissimo a tappe: dal mito di Sisifo, forse primo esemplare maschio di amara condizione umana, proseguendo con la nuova nomenclatura delle divinità dell’Olimpo (le multinazionali) e le nuove figure mitologiche (l’algoritmo), non senza passare attraverso le più banali quotidianità che ci amareggiano l’esistenza; ridendo delle nostre disgrazie e delle nostre prese di coscienza. Perché forse l’unica possibilità che ci rimane è rifugiarsi in quel mondo di finzione a cui appartiene Cesare, cintura nera di amarezza, ma portatore sano di una filosofia di vita degna del migliore discendente della stirpe di Sisifo.


MERCOLEDI’ 27 FEBBRAIO 2019
Ore 10,00
RAGAZZI
LA GUERRA
Di Carlo Goldoni
Regia: Simone Toni
Con Giuseppe Amato, Chiara Benedetti, Denis Fontanari, Christian Renzicchi (più due attori da definire)
Produzione: Aria Teatro


MERCOLEDI’ 27 FEBBRAIO 2019
Ore 21,00
ALTRE CHANCES
LA GUERRA
Di Carlo Goldoni
Regia: Simone Toni
Con Giuseppe Amato, Chiara Benedetti, Denis Fontanari, Christian Renzicchi (più due attori da definire)
Produzione: Aria Teatro

Goldoni in questo testo dimostra non solo di aver brillantemente avviato la riforma del teatro italiano, ma anche di aver fatto un balzo – di non poco conto di non poco conto – nel ‘900. In questa commedia si respira una suggestiva atmosfera brechtiana in cui agiscono i personaggi goldoniani, quasi sorpresi nel ritrovarsi altrove. Altrove sì, perché “la guerra” è qui intesa come un territorio emotivo, un non/luogo in cui la paura della morte accelera le passioni e paradossalmente la voglia di vivere e la fame di piacere. Questo ci autorizza a immaginare uno spettacolo vivo, dal ritmo vorticoso, in cui i personaggi devono vivere le loro vicende sulla scena perché non sanno se sopravviveranno dietro le quinte dove imperversa appunto la guerra. Le virtù e le miserie dell’Uomo sono così messe a nudo in modo molto più violento rispetto ad altre commedie più accomodanti, proprio perché c’è una necessità superiore che le guida e solo la pace, che arriva inaspettata, come la quiete dopo una tempesta, porterà respiro a un mondo che sembra destinato a combattere per sempre. (Simone Toni)


MARTEDI’ 5 MARZO 2019
Ore 21,00
ABBONATI
LE PRENOM – CENA TRA AMICI
Di Matthieu Delaporte e Alexandre De La Petelliére
Regia: Antonio Zavatteri
Con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò

Quarantenni a confronto tra colpi di scena, battute comiche, amicizia, rancori e legami profondi. Serata conviviale a casa di due professori (liceo lei, università lui) dichiaratamente di sinistra. Tra parenti e amici inizia un gioco di provocazione e di verità che si allarga sino a diventare il ritratto di una generazione, tra piccole meschinità e grandi sentimenti. Una sera come tante altre tra cinque amici quarantenni. Tutti appartenenti alla media borghesia. Oltre ai padroni di casa, ci sono il fratello di lei che fa l’agente immobiliare e la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro con dei giapponesi, mentre l’amico single (sospettato di essere omosessuale) è trombonista in un’orchestra sinfonica. Quella sera, il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre. Felicitazioni, baci e abbracci. Poi le solite domande: sarà maschio o femmina, che nome gli metterete? Il futuro papà non ha dubbi che sarà maschio; ma lo sconcerto nasce quando egli comunica il nome che hanno deciso di mettere al figlio. Un nome che evoca imbarazzanti memorie storiche. Il dubbio è che si tratti di uno scherzo, ma la discussione degenera ben presto investendo valori e scelte personali. Tra offese reciproche che non mancano di ferire tutti (nessuno escluso), nasce così il ritratto di una generazione allo sbando, dove tutti hanno qualche segreto da nascondere o da rinfacciarsi.
Rappresentato a Parigi nel 2010, Le prénom, ottenne sei nomination al Prix Molière dell’anno seguente e fu adattato subito per il grande schermo dai suoi stessi autori (il film uscì in Italia con il titolo Cena tra amici). Tre anni dopo, Francesca Archibugi ne fece un nuovo adattamento cinematografico con il titolo Il nome del figlio.


GIOVEDI’ 14 MARZO 2019
Ore 10,00
RAGAZZI
UNA GIORNATA CON GIULIO CONIGLIO
Di e con Giorgio Scaramuzzino
Produzione: Teatro Nazionale Genova


VENERDI’  22  MARZO 2019
Repliche Sabato 23 e Domenica 24
Ore 21,00
ABBONATI
IL DIO DEL MASSACRO
Di Yasmina Reza
Regia: Aldo Meineri
Con Giovanni Bortolotti, Luca D’Angelo, Gaia De Marzo, Valentina Ferraro
Produzione: Uno Sguardo dal Palcoscenico

Le Dieu du Carnage è una commedia della scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza, allestita e pubblicata anche in Italia col titolo Il Dio del massacro (o della carneficina). La commedia narra dell’incontro di due famiglie riunitesi per discutere, con la dovuta buona creanza ed educazione, sul fatto che il figlio di una delle due abbia picchiato con un bastone quello dell’altra coppia. Tuttavia, man mano che il tempo passa, la discussione degenera e le buone maniere vengono presto dimenticate da entrambe le famiglie. Così, intervallate da qualche raro momento di tranquillità, lo spettatore assiste a quattro ondate di scoppi d’ira e diatribe, in cui si discute animosamente anche di tematiche come l’omofobia, la misoginia e il razzismo.
Lo spettacolo è stato acclamato sia dal pubblico che dalla critica, anche nelle versioni in lingua inglese approdate a Londra e New York.


MARTEDI’ 2 APRILE 2019
Ore 10,00
RAGAZZI
NOVITA’ ASSOLUTA
PETER PAN
Di e con Giorgio Scaramuzzino
Produzione: Teatro Nazionale Genova


VENERDI’ 12 APRILE 2019
Repliche Sabato 13 e Domenica 14
Ore 21,00
ABBONATI
LA STRANA COPPIA (versione femminile)
Di Neil Simon
Regia: Luca Franchelli
Con Eleonora Demarziani, Sonia Fraschetti, Paolo Lambertini, Monica Ponti, Paolo Scorzoni, Linda Siri, Antonella Tambuscio, Marilena Vergellato
Produzione: Uno Sguardo dal Palcoscenico

Questo testo, scritto da Neil Simon nel 1985, ripropone al femminile la commedia che il drammaturgo statunitense aveva realizzato vent’anni prima pensando ad un universo in cui erano gli uomini ad essere protagonisti. Qui la “strana coppia” è composta da Fiorenza e Olivia che, dovendo affrontare le rispettive crisi coniugali, provano a convivere, tentando di unire le rispettive nevrosi e manie.
Ne scaturirà una storia divertente che esplorerà le vicende quotidiane nelle quali le protagoniste (le cui personalità non potrebbero essere più antitetiche) avranno a che fare con amiche stravaganti e potenziali improbabili amanti, scoprendo, al calar del sipario, che è davvero molto difficile imboccare un’esistenza alternativa lasciando alle spalle quel ménage coniugale al quale (nonostante tutto) sono sempre indissolubilmente legate.


DOMENICA 28 APRILE 2019
Ore 21,00
ABBONATI
TI RACCONTO UNA STORIA
Da Autori Vari
Regia: Edoardo Leo
Con Edoardo Leo e le improvvisazioni musicali di Jonis Bascir
Produzione: Stefano Francioni Produzioni

Un spettacolo che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista romano Edoardo Leo ha raccolto dall’inizio della sua carriera ad oggi. Venti anni di ricordi e risate, trasformati in uno spettacolo coinvolgente, che cambia forma e contenuto ogni volta, in base allo spazio e all’occasione.
È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione per spiegare che, in fondo, comicità e poesia non sono così lontane. In scena, non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Benni, Calvino, Marquez, Eco…), ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.