Il 9 maggio è una data che ci tocca nel profondo, perché ci ricorda non solo un momento tragico della nostra Repubblica, ma anche il volto umano della politica: quello di Aldo Moro, uomo mite, appassionato, innamorato del suo Paese e del dialogo tra le persone.

In lui si intrecciavano l’intelligenza, il rigore e un profondo senso di umanità. Il suo barbaro assassinio fu uno squarcio nel cuore dell’Italia, un dolore che ancora oggi fatichiamo a comprendere fino in fondo. Ma proprio da quel dolore nasce la responsabilità della memoria.

Ricordare Aldo Moro e tutte le vittime del terrorismo non è un esercizio rituale, ma un atto d’amore verso la nostra democrazia, un modo per dire che crediamo ancora in una politica fatta di ascolto, di rispetto, di incontro tra le differenze.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di testimoni come lui, capaci di coniugare fermezza e dolcezza, lucidità e cuore. Che il suo esempio ci ispiri, nelle scelte quotidiane come in quelle collettive, a non cedere mai alla violenza, al cinismo, all’indifferenza.

Con commozione e gratitudine, rinnoviamo il nostro impegno per una società più giusta, più umana, più unita.

Il Sindaco